Il centrocampista granata si è raccontato a Torino Channel: “L’intelligenza è la qualità migliore per un calciatore. Non dimenticherò mai l’esordio in serie A”
Nel nuovo appuntamento di Torino Channel con “Quello che non tutti sanno di…” Rolando Mandragora ha risposto a 30 domande sulla sua carriera e le sue passioni. “Il mio pregio principale è che sono una persona responsabile, mentre il difetto è essere troppo testardo” ha detto il centrocampista granata. “La qualità migliore in un uomo è l’umiltà, in una donna è il carattere“. Passando alle curiosità sul mondo del calcio: “La qualità migliore in un calciatore? L’intelligenza. Un allenatore invece deve saper trasmettere le giuste motivazioni“. L’ex Genoa e Juventus ha poi svelato il calciatore a cui si ispira in campo: “Casemiro del Real Madrid. La mia partita indimenticabile? L’esordio in Serie A col Genoa“(29 ottobre 2014, a 17 anni nella sfida vinta dal Grifone contro la Juventus, ndr).
PASSIONI, SCUOLA E SOGNI – “Il mio secondo sport preferito è il tennis, lo seguo molto e mi piace vedere le partite. Rafa Nadal è un campione. Materia preferita a scuola? Italiano. Materia più odiata? La matematica, classico. Da piccolo volevo diventare un calciatore. E’ sempre stata una passione innata“. Un sogno per il futuro? Non mi sono fatto ancora un’idea precisa ma vorrei restare nel mondo del calcio”. Poi le domande sulle vacanze: “La mia vacanza preferita è Mykonos, ci sono già stato tre volte con la mia ragazza. Ma se dovessi scegliere il paese dove vivere direi senza dubbio l’Italia. Città? Napoli“. Anche i gusti a tavola di Rolando sono piuttosto classici: “Spaghetti al pomodoro e Coca Cola. Animale preferito? Cane“.
LEONIDA – L’ultima carrellata di domande stimola le risposte più interessanti: “Il mio film preferito è Inception, in cui recita il mio attore preferito, Leonardo Di Caprio. La mia attrice preferita è Cameron Diaz. Serie tv? Dico Prison Break. Musica? Mi piace molto quella italiana, ascolto spesso Ultimo”. In conclusione: “I miei genitori sono senza dubbio gli eroi della mia vita. Nella storia invece mi ispira molto Leonida, il generale spartano. La gioia più grande? L’esordio in Serie A, il coronamento di un sogno. La delusione più cocente? Alcune amicizie…”
