Verso il derby: nel 2017 l’ultimo gol su punizione diretta del Torino

L’arcobaleno perfetto disegnato da Ljajic è l’ultima rete su calcio piazzato diretto dei granata

Un digiuno che in serie A dura dal 6 maggio 2017, più di cinque anni, a Torino non si era mai visto. Tanto è il tempo trascorso dall’ultimo gol su punizione diretta realizzato da un calciatore granata in serie A. Quel giorno fu Adem Ljajic a bucare la porta della Juventus difesa da Neto, con una parabola di rara bellezza che scheggiò il sette alla destra dell’estremo difensore bianconero prima di depositarsi in rete. A dir la verità il 10 serbo, senza dubbio il calciatore più talentuoso del Torino di Mihajlovic che quel derby lo pareggiò 1-1, si sarebbe ripetuto due settimane più tardi sul campo del Genoa. I granata perdevano 2-0 e fu ancora una volta una punizione dell’ex Fiorentina, deviata dalla barriera, a rimettere in partita la squadra di Miha, quel giorno sostituito dal vice Lombardo. Ma non giriamoci intorno, l’ultimo gol pulito su calcio piazzato, l’ultima prodezza realizzata da uno del Toro senza aiuti o condizionamenti della barriera o del portiere, risale a quasi sei anni fa. Un’era geologica nel calcio di oggi, se si pensa che nel frattempo sono cambiati cinque allenatori – Mazzarri, Longo, Giampaolo, Nicola e Juric – e che all’ombra della Mole sono passati molti giocatori che avrebbero potuto rompere l’incantesimo.

Adem Ljajic, ex numero 10 del Torino. Alle sue spalle il suo erede e connazionale Sasa Lukic

Dallo “specialista” Verdi alle traverse di Rodriguez. Il Toro deve aggiustare la mira

E pensare che nell’estate 2019 era arrivato a Torino, o per meglio dire tornato, uno che di gol su punizione ne aveva segnati addirittura due in una partita. Per giunta cambiando piede. Era anche per questa sua capacità innata che Simone Verdi era stato riacquistato dal Toro, disposto a pagare 23 milioni di € pur di costruire una squadra che potesse confermarsi sui livelli dell’anno precedente. Nei successivi tre anni, Verdi non sarebbe più riuscito a esprimersi come aveva fatto a Bologna e fra i quattro gol realizzati in 69 presenze ufficiali figura soltanto una punizione, proprio contro i felsinei (più un’autorete del portiere Da Costa, che buttò in fondo al sacco un tiro-cross del fantasista piuttosto innocuo). Nelle ultime stagioni nessun calciatore del Toro ha saputo segnare su calcio da fermo: Belotti ci ha provato a ripetizione, ma sono più le volte che ha centrato la barriera che quelle in cui ha impegnato i portieri avversari; Ricardo Rodriguez è quello che ci è andato più vicino, cogliendo due traverse con Udinese e Milan e costringendo Handanovic a un riflesso felino nel match perso 1-0 contro l’Inter poche settimane fa. Altri non ne vengono in mente, nonostante siano passati da Torino molti giocatori tecnici che avrebbero nel repertorio quel colpo: Ansaldi, Brekalo, Pjaca, Praet, Berenguer, Gojak, Zaza…

Il Toro è in punizione da fin troppo tempo – nessun’altra squadra di serie A ha mai digiunato così a lungo – e ora può sfatare il tabù proprio contro la Juventus, l’ultima vittima di un granata su calcio da fermo. E chissà che non possa essere proprio un serbo – Lukic, Radonjic o Vanja, portiere con il bolide in canna – a rompere la maledizione nella partita più importante dell’anno.

Ricardo Rodriguez of Torino FC looks on
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