In questi giorni il Toro sta seguendo attentamente Fabian Rieder, giovane centrocampista classe 2002 dello Young Boys. Ecco un’analisi dettagliata del “talentino” svizzero.
BIOGRAFIA
Cresce nel settore giovanile del Soletta, team della Prima Lega svizzera, in cui milita dal 2011 al 2017. Attira così le attenzioni dello Young Boys, che lo tessera inserendolo nella propria squadra cadetta. Esordisce con la squadra bernese il 17 ottobre 2020, nella partita di campionato pareggiata contro il Servette. Cinque giorni dopo avverrà anche l’esordio a livello europeo, l’allora diciottenne
è autore di un’ottima prestazione nel match perso per 1 a 2 in Europa League contro la Roma. Nel frattempo matura una discreta esperienza sia sul territorio svizzero che in ambito europeo, e lo scorso 8 dicembre ha messo a segno la rete fondamentale per il pareggio finale, nell’1 a 1 contro lo United ad Old Trafford.
È un profilo che ha su di sé gli occhi di vari club, ingaggiarlo sarebbe un segnale.
LA TRATTATIVA
Stando a quanto ci riferiscono, il club elvetico valuta il promettente classe 2002 intorno ai 5-6 milioni di euro, il piano di Davide Vagnati sarebbe quello di abbassare leggermente l’esborso cash, magari inserendo qualche giovane nell’operazione.
(Gianluca Di Marzio)
PUNTI A FAVORE
Ben bilanciato e strutturato fisicamente (179 cm per 74 chili), Rieder è la classica mezzala “box to box” perfetta nel calcio moderno, abile a svolgere sia la fase offensiva per via della sua interessante abilità nelle incursioni,
sia quella difensiva laddove riesce a servirsi del suo fisico e della sua attitudine nei recuperi e in copertura. Ha il potenziale per segnare diversi gol, dal momento che oltre ad essere bravo ad inserirsi nell’area di rigore avversaria, è anche in possesso di un buon tiro dalla media distanza. Calciatore dinamico e duttile, grazie alla visione di gioco notevole e alla predisposizione per l’impostazione della manovra, è in grado di adattarsi anche a giocare davanti alla difesa.
PUNTI A SFAVORE
Per giocare in Italia deve essere disciplinato ulteriormente a livello tattico, specie se si volesse impiegarlo nella mediana a due di Juric. Inoltre in alcune situazioni ha mostrato di dover migliorare nella gestione del pallone e nelle scelte, specie quando si trova in transizione offensiva. Infine un gran lavoro può essere fatto da Juric sulla testa del giocatore, che a volte si è dimostrato talentuoso ma discontinuo, per via di un carattere nel complesso ancora da forgiare.
NEL TORO
Paragonato in patria a Remo Freuler della Dea bergamasca, può essere perfetto nel centrocampo a due che ormai identifica la compagine torinese, specie se verrà disciplinato e migliorato in alcuni fondamentali. È un ragazzo umile, che ha l’abnegazione che occorre e la voglia di apprendere, caratteristiche che lo possono far amare dalla piazza se con lui si avrà pazienza. Visto l’impiego da trequartista di Linetty in un modo piuttosto atipico, non ci sarebbe da stupirsi se il mister decidesse di provare Rieder in quella zona del rettangolo verde. È una veste nella quale darebbe senza dubbio equilibrio, potendo anche risultare abbastanza incisivo nella finalizzazione.
Lorenzo Conzatti, Universo Toro