Nel consueto editoriale di Alfredo Pedullà su Sportitalia, c’è spazio anche per il tecnico del Torino Ivan Juric, questo il pensiero del giornalista sul mister granata:
A Ivan Juric rivolgiamo una domanda: è possibile un po’ di decenza? Il riferimento non è soltanto al “ti taglio la gola” rivolto a Vincenzo Italiano, basterebbe già questo per dargli qualche giornata di squalifica (due sono poche). Poi, poverino, ha chiesto scusa perché “Italiano è un grande amico, l’adrenalina ti porta fare qualche errore”. Beh, fosse così semplice anche un rapinatore potrebbe essere assolto semplice perché dice di aver sbagliato e che non avrebbe voluto assaltare una banca. Ma ci rendiamo conto in che mondo viviamo? Juric dovrebbe metterci un po’ di decenza, ha toccato il fondo da mesi, anzi da anni. Lasciamo perdere quanto disse tempo fa in un confronto acceso con direttore sportivo Vagnati, non sono problemi nostri. Ma Juric passa da un gesto dell’ombrello ai tifosi del Torino assiepati nella curva Maratona a insulti e offese verso i giornalisti durante le interviste post partita. Lo ha fatto con un paio di inviati di Sky nel giro di pochi anni, offese vere, ovviamente senza che qualcuno prendesse davvero le difese: in questi casi il collegamento come minimo va sospeso. A Juric andrebbe regalato urgentemente un corso di galateo dalla durata minima di sei mesi con lezioni sette giorni a settimana (anche quando giocano le sue squadre e dovrebbe andare in panchina). Troppo facile chiedere scusa dopo, mentre prima gli atteggiamenti sono all’altezza dei peggiori bar di Caracas, anzi andiamo oltre. Se diventasse impossibile per Juric avere un po’ di decenza, bisognerebbe fermarlo con urgenza. Lo guardano tutti, bambini compresi.