Rubriche/Salernitana-Torino: quanti ex-toro in campo nel match di domani sera
Domani, dopo due settimane, ritorna in campo il Toro! Dopo la grossa delusione che abbiamo avuto per colpa dell’Italia e della sua mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar speriamo di poter tornare a sorridere grazie al nostro caro Toro.
Contro chi giocheremo? La Salernitana di mister Nicola. Ebbene sì ragazzi, il mister che lo scorso anno fece un miracolo portando il Torino alla salvezza ora siede sulla panchina del club campano ed è alla ricerca di un’altro miracolo (salvare la squadra di Salerno e permettergli di giocare un’altra stagione in Serie A). Nicola è entrato fin da subito nel cuore dei tifosi per il suo amore verso il Toro, per il suo passato da calciatore granata e per la voglia e la passione che ci metteva nel fare il suo lavoro. Diventò allenatore dei granata nel Gennaio 2021. Il Toro si trovava in zona retrocessione, con appena 13 punti e nemmeno una vittoria casalinga. In poco tempo riuscì a creare un gruppo unito e a portare il Toro alla salvezza. Nonostante il gioco non brillantissimo riuscì ad ottenere buoni risultati come il 3-3 in rimonta contro l’Atalanta o il 2-2 casalingo contro la Juventus. Nicola a fine stagione, come tutti sappiamo, tornò nella lista degli allenatori senza squadra per poi andare ad allenare la Salernitana il 15 Febbraio 2022.
Domani, però, ci saranno anche altri ex in campo. Ci saranno Simone Verdi, Joel Obi e Federico Bonazzoli. Il primo è l’unico ancora legato al Toro, difatti il trequartista italiano a Giugno tornerà a vestire la maglietta del Toro. Bonazzoli ha giocato al Toro nella scorsa stagione ed è stato allenato sia da mister Giampaolo sia da mister Nicola. In granata ha totalizzato pochi gol e poche buone prestazioni che non hanno convinto la società a spendere i milioni necessari per il riscatto del giovane attaccante. Poi c’è Obi, in granata dal 2015 al 2018. E’ uno di quei giocatori che, se pur limitato tecnicamente, è amato e rispettato da alcuni tifosi granata. Questo soprattutto per la sua cattiveria agonistica e il suo attaccamento alla maglia.