Il tecnico granata è intervenuto ai microfoni e ha voluto commentare il mercato del Toro
“Mi è difficile di parlare, ho fatto un’analisi da più di un mese di tutto quello che serviva per essere competitivi. Ieri è stato un grido di disperazione. Io arrivo dalla C1, non ho la puzza sotto al naso: la squadra viene da due anni difficili. Per fare un tipo di calcio e prendere me come allenatore, bisogna fare qualcosa. Non so se il tempo basterà: non prendi un giocatore e poi va bene di sicuro. Io ho fatto la mia analisi, per avere un senso: penso che siamo in ritardo. Ma non ci sono scuse, non deve essere presa così. Così non siamo né carne, né pesce. Come ha risposto la società? Non so se ha avuto la sensazione che, vedendo le partite, la squadra andasse bene così. Con la società non ci siamo parlati, è sempre uguale. Servirebbe molto più di un giocatore. Io non chiedo la luna. Perdiamo Lyanco, volevo vedere come fosse, ma non arriva nessuno. Ci sono tante situazioni così: si va in battaglia e poi vediamo come va. Prestiti? A Verona il presidente il primo anno era stato chiaro: pochi soldi, ci siamo dovuti arrangiare. Pensiamo a Pessina, a me è spiaciuto per la società, perché sono aziendalista. L’anno dopo è stato fatto un ragionamento diverso. A me piacciono i progetti come quelli di Kumbulla“.
Fonte SkySport.it