Imprese da Toro: quando Cerci e Immobile fecero impazzire l’Olimpico

Rubriche/Una vittoria arrivata nel recupero grazie a Cerci e Immobile, riviviamo assieme quella fantastica partita!

13 APRILE 2014 TORINO 2-1 GENOA (GILARDINO 85’, IMMOBILE 92’, CERCI 93’)

Mancava un mese alla fine del campionato e il Toro di Ventura sognava la qualificazione in Europa League. I granata erano decimi a 45 punti. Il sesto posto, occupato dal Parma, distava di cinque punti. Raggiungere quel sesto posto non era impossibile e il Toro lo sapeva bene. Rimanevano da giocare sei partite e il Toro doveva ottenere più punti possibili. Ora, riviviamo assieme la prima di quelle sei partite: la più bella e la più pazza.

Ciro Immobile e Alessio Cerci con la maglia granata

LE FORMAZIONI
TORINO (3-5-2)
: Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic, Basha (12’ st Gazzi), Vives, El Kaddouri, Vesovic (45’ st Barreto); Cerci, Immobile. (L.Gomis, Berni, Gu. Rodriguez, Barreca, Tachtsidis). All.: Ventura
GENOA (3-5-2): Perin; Burdisso, De Maio, Marchese; Motta (24’ st Antonini), Sturaro, Bertolacci, De Ceglie (28’ st Gilardino), Antonelli; Fetfatzidis (16’ st Konatè), Calaiò. (Bizzarri, Donnarumma, Gamberini, Cabral, Cofie, Portanova). All.: Gasperini
ARBITRO: Mariani di Aprilia
MARCATORI: Gilardino 85’, Immobile 92’, Cerci 93’
NOTE: Ammoniti: De Maio (G), Bovo (T), Calaiò (G), Motta (G), Bertolacci (G) e Immobile (T) per gioco falloso, Cerci (T) per comportamento non regolamentare.

RIVIVIAMO ASSIEME LA PARTITA

E’ stata una partita abbastanza noiosa per i primi 84’ minuti e nel finale è successo di tutto e di più. Nella prima frazione di gioco l’unica vera azione granata è stata effettuata da Alessio Cerci con un tiro che è stato ben parato da Perin. Nel finale di primo tempo cresce il Grifone e sfiora il gol con due conclusioni centrali di Fetfatzidis e Bertolacci. Non cambia granché il copione nella ripresa, con il brivido principale regalato da un quasi autogol del Toro: una sciagurata spizzata di testa all’indietro è tolta miracolosamente dalla porta dal portiere Padelli con un decisivo colpo di reni.

A 5’ minuti dalla fine Sturaro crossa in mezzo e Gilardino con un tocco tra pancia e coscia da dentro l’area piccola insacca in rete: Genoa avanti 0-1. Qualcuno inizia ad abbandonare lo stadio e altri restano lì nonostante il gol del bomber di Biella. I granata, come quei tifosi rimasti allo stadio, ci credevano ancora.

I padroni di casa di casa si gettano in avanti più con orgoglio che con lucidità e Ventura butta nella mischia altri due attaccanti: Meggiorini e Barreto. In pieno recupero è il solito Immobile a togliere le castagne dal fuoco con un gol da vero centravanti: servito da El Kaddouri al limite, resiste alla carica di Burdisso e la piazza a giro dove Perin non può arrivare. E non è finita qui perché a pochi secondi dal triplice fischio Cerci fa tutto da solo, avanza palla al piede e dai 20 metri scarica un sinistro potente e preciso che sbatte all’incrocio e finisce in rete con Perin incredulo. 

Per il popolo granata è festa grande: il sogno europeo è ancora intatto. 

I gol del match Torino-Genoa 2-1

CONSIDERAZIONI

Quanto abbiamo goduto in quei tre minuti? Forse stiamo godendo ancora ora… Cerci e Immobile fecero impazzire l’Olimpico e fecero capire alla Serie A che per l’Europa c’era anche il Toro! Ricordando quei momenti lì mi viene da dire solo una frase: che cosa saremmo potuti diventare con Cerci e Immobile assieme per un altro anno?

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