Accadde oggi: nel 1943 nasce Gigi Meroni, indimenticabile “farfalla granata”

Il campione del Toro scomparso prematuramente nel 1967 avrebbe compiuto oggi 80 anni.

Le gesta dei campioni del passato rivivono nei ricordi di chi c’è oggi. E Gigi Meroni avrà sempre un posto speciale nel cuore dei tifosi del Torino, che ogni anno il 15 ottobre lo ricordano davanti alla lapide nei pressi del civico 46 di corso Re Umberto, dove la farfalla granata morì in un tragico incidente nel lontano 1967. Oggi Gigi avrebbe compiuto 80 anni. Era nato a Como il 24 febbraio 1943 e proprio nella cittadina lombarda iniziò a giocare a pallone, nel campo dell’oratorio di San Bartolomeo. L’esordio in B, il passaggio al Genoa di Beniamino Santos e, nell’estate del 1964, al Torino di Nereo Rocco, per la cifra record di 300 milioni di lire.

Gigi Meroni, al Torino dal 1964 al 1967

Gigi, il campione dagli “estri bizzarri” che conquistò il cuore dei tifosi granata

Con i granata Gigi disputò tre campionati, collezionando 122 presenze e 25 reti. Ma fu per la leggerezza con cui volava sul campo e non per i gol che i tifosi iniziarono a chiamarlo la farfalla. I dribbling ubriacanti, le giocate spettacolari, due polmoni inesauribili, Meroni esaltava le fantasie di tutti gli appassionati di calcio e risultò un pioniere anche al di fuori del rettangolo di gioco. Nell’Italia ultra-cattolica degli anni Sessanta, conviveva in una mansarda con una donna sposata, portava barba e capelli lunghi, coltivava la passione per la pittura, portava al guinzaglio una…gallina.

Gigi Meroni in azione con il Torino (@corriere)

La morte e quel legame con il derby contro la Juventus

Non era un uomo dei suoi tempi, giocava d’anticipo, come in campo. La sua tragica morte a soli 24 anni scioccò il Torino e il calcio italiano e interruppe sul nascere la carriera di un calciatore fenomenale e la vita di un ragazzo a cui tutto si poteva dire, tranne che esser banale. Per una curiosa coincidenza del calendario, quest’anno sia la ricorrenza della nascita che quella della morte cadono nella settimana del derby contro la Juventus. Così accadde anche il 22 ottobre 1967, la prima gara dopo la scomparsa di Gigi fu la stracittadina, dominata dai granata per 4-0 in casa dei bianconeri. Il compagno d’attacco Combin segnò una tripletta che sarebbe bastata a far grondare le lacrime di tutto lo stadio, ma il colpo di grazia lo dette Carelli, che calò il poker vestendo, guarda caso, la maglia numero 7. Ma allora la farfalla volava già alta nel cielo. E ancora oggi ci guarda da lassù. Buon compleanno, Gigi.

Gigi Meroni esce dal campo dopo Torino-Sampdoria, la sua ultima partita
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