Il portiere serbo festeggia oggi il 25° compleanno. Da quando è guarito dal Covid, le prestazioni hanno lasciato molto a desiderare.
Vanja Milinkovic Savic compie 25 anni nel momento più difficile della sua stagione con il Torino. Dopo un’ottima partenza in campionato, il portiere serbo con passaporto spagnolo è il vero punto debole del Toro in questo inizio di 2022, che l’ha visto anche contrarre il Covid. Il virus ha sicuramente fatto la sua parte nel peggiorare il rendimento del classe ’97, alla sua prima stagione da portiere titolare con la maglia del Torino in Serie A, ma non può essere l’unica causa di un calo così vistoso.
UNA PAPERA DOPO L’ALTRA – Dal 15 gennaio scorso, data del rientro fra i pali di Vanja dopo essere guarito dal Coronavirus, ogni partita del Torino è stata macchiata da una papera del n°32. Contro la Sampdoria il primo svarione dell’anno: un rinvio con i piedi insolitamente sbilenco, dà il via alla ripartenza dei blucerchiati conclusa con il gol del vantaggio di Caputo. Una settimana dopo, in casa contro il Sassuolo, l’uscita a vuoto su Berardi spalanca la porta a Raspadori, che pareggia i conti all’89’.
UDINE – Poi il black-out più grave dell’intera stagione (e forse della sua avventura in Italia), alla Dacia Arena contro l’Udinese: Vanja rovina una prestazione più che discreta posizionandosi male in occasione del gol su punizione di Molina e, due minuti dopo, si fa scivolare il pallone dai guantoni, franando addosso a Pussetto. Una giornata nera per il portiere e per il Torino, che perde anche Mandragora per espulsione.
IL DERBY – Non fa eccezione la sfida contro la Juventus, dove Milinkovic subisce un “gollonzo” in una delle poche offensive bianconere. Calcio d’angolo di Cuadrado dalla destra, la palla attraversa tutta l’area piccola senza che il portiere del Torino esca in presa, arrivando comoda comoda sulla testa di De Ligt sul secondo palo. L’olandese impatta il pallone molto forte indirizzandolo sul primo palo e Vanja non riesce a opporsi neanche in questa occasione. Uscita mancata e gol sul proprio palo, non una prova esaltante dell’estremo difensore, chiamato a riscattarsi nel finale di campionato.