Con una questione rinnovo ancora in bilico, quest’anno potrebbe essere stata l’ultima lettura di Belotti a Superga
📝 Bonfanti Tommaso
Nella giornata di ieri, come ogni 4 Maggio, si è tenuta la messa nella Basilica di Superga, collina dove l’aereo del Grande Torino nella stessa data, nel 1949, si schiantò, seguita dalla lettura dei nomi dei deceduti da parte del capitano Belotti, il quale è da anni che è incaricato di questo compito. Quest’anno, però, potrebbe essere stata la sua ultima lettura.
Come ben sappiamo, infatti, la questione rinnovo del Gallo è ancora aperta, con la possibilità sia del rinnovo contrattuale sia di una sua partenza da Torino.
Il presidente granata Urbano Cairo ieri si è espresso ancora al riguardo: “Di Belotti abbiamo parlato moltissimo. Secondo me è meglio non parlarne più, in attesa di vedere se accadrà qualcosa di diverso da quello che mi aspetto. Certo che anche io come i tifosi spero che resti, ci mancherebbe! Ha segnato 100 gol in serie A, è il secondo marcatore nella massima serie della storia del Torino, è con noi da sette anni… Credo che nessuno potrebbe essere contento se in futuro non fosse più con noi. Però adesso non voglio parlarne più perché ne abbiamo già parlato tanto e non è successo nulla… Vediamo: magari non parlandone qualcosa accade”. Da queste parole fuoriesce non solo un ”desiderio” di continuare assieme, ma anche una sorta di “finiamo al meglio questo campionato e poi ci pensiamo”.
Intanto i tifosi non smettono di cercare di convincere il loro capitano a rimanere, utilizzando come mezzo striscioni, cori e messaggi vari. Belotti è al Torino da sette stagioni, e sicuramente ha un rapporto speciale con club e tifosi, per questo quando prenderà una decisione sul suo futuro, ci penserà sicuramente due volte o più.