Il Torino è dietro solo a Napoli, Milan, Inter e Juventus per minutaggio accumulato dai suoi Nazionali in giro per il mondo. Lukic, Vanja e Zima gli stakanovisti, Rodriguez fa 100 con la Svizzera
Il pensiero del Torino e dei suoi tifosi è rimasto all’89’ della sfida contro il Sassuolo, quando il gol di Alvarez ha decretato la seconda sconfitta consecutiva e l’inizio di una sosta amara. Juric ha dovuto salutare 12 giocatori, partiti con le loro Nazionali, ed è stato costretto a lavorare con un gruppo piuttosto ristretto al Filadelfia: “Un piccolo gruppo di giocatori è rimasto qui e ha lavorato tanto e bene. Un altro gruppo di calciatori l’ho visto ieri per la prima volta. Ci sono sempre dubbi perché non si sa se e come hanno recuperato. Speriamo stiano bene, bisogna giocare di intuito” ha detto il tecnico oggi in conferenza stampa. Dando un rapido sguardo al minutaggio accumulato dai nazionali granata in giro per il mondo, si fa fatica a considerare le ultime due settimane una vera e propria sosta.
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport oggi in edicola, il Torino con 1139′ giocati è la quinta squadra italiana con più minuti totalizzati dai suoi giocatori. Milinkovic-Savic, Lukic e Zima hanno giocato tutti i 180′ delle due sfide di Nations League, con il 10 del Toro capace anche di segnare un eurogol dal limite dell’area contro la Svezia e il difensore ceco autore di un assist. Importante anche il ritorno in campo, dopo il forfait contro il Sassuolo, di Ricardo Rodriguez con la sua Svizzera – 45′ contro la Spagna e 90′ con la Repubblica Ceca – alla centesima con la maglia degli elvetici. Il giovane Garbett ha disputato 90′ e 74′ con la Nuova Zelanda, mentre Vlasic ha ben figurato nelle vittorie della Croazia contro Danimarca (vittoria per 2-1) e Austria (assist per Modric). L’estroso Radonjic si è dovuto accontentare di 18′ contro la Norvegia, subentrando allo juventino Kostic, mentre Linetty ha giocato i primi 45′ contro l’Olanda, lasciando il campo a Milik. Ola Aina torna a Torino dopo aver giocato tutti i 90′ con la sua Nigeria contro l’Algeria (ko per 2-1), mentre Seck ha debuttato nel Senegal vittorioso sulla Bolivia. L’unico neo della pausa – che pausa non è stata – è l’infortunio di Pellegri con l’U-21 azzurra, che lo ha costretto a lasciare il campo al 29′. Neanche un minuto con il Kosovo per Berisha. Contro un Napoli formato Champions, servirà capitalizzare al meglio l’esperienza internazionale dei giocatori rientrati alla base, sperando che l’entusiasmo di aver giocato per il proprio Paese superi la fatica accumulata nelle gambe.
