Sanabria: “Ci voleva il metodo Juric”

Il metodo Juric è proprio ciò che ci voleva per rilanciare il Torino. A sostenerlo nel ritiro di Santa Cristina Valgardena è Antonio Sanabria, che vuole ripetere quanto di buono fatto vedere nei sei mesi con Nicola in panchina. “È giusto che siano sessioni intense, in questo modo ci mettiamo a posto per la stagione – spiega l’attaccante paraguaiano ai microfoni di Torino Channel – e bisogna lavorare duramente adesso per stare bene durante l’anno”. Si suda e si fatica, d’altra parte c’è da riscattare due anni decisamente al di sotto delle aspettative: e l’ex Betis Siviglia, che al suo arrivo sotto la Mole lo scorso gennaio realizzò cinque reti nelle prime sette presenze, vuole trascinare il Toro verso grandi obiettivi. “I tifosi e i compagni mi hanno accolto benissimo, ho sentito la loro vicinanza fin dal primo giorno – racconta Sanabria – e adesso vogliamo fare bene: il nostro obiettivo è giocarcela con tutti e lottare per qualcosa di importante”. Il gruppo si è cementificato durante il ritiro di Santa Cristina in Val Gardena, giunto ormai all’ultimo giorno: “Tra di noi c’è una competizione sana e siamo tutti a disposizione del mister – spiega il giocatore alla vigilia della partenza della Francia, dove i granata affronteranno il Rennes in amichevole sabato pomeriggio – sarà lui a fare le scelte, ma noi siamo pronti ad aiutare la squadra”. E, a livello personale, sta per nascere la secondogenita: “A settembre si aggiungerà un’altra femmina – svela Sanabria -. La chiameremo Mia, così potrò dedicare anche a lei la mia esultanza, con la A che sta per mia figlia Arianna e la M per mia moglie Maria”.

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