Fa discutere il mancato intervento dell’arbitro Massimi e del VAR in occasione del pasticcio dei due bolognesi al 27’.
Andiamo ad analizzare la gara Bologna – Torino arbitrata dall’arbitro Luca Massimi della sezione di Termoli.
Si esamina un possibile fallo di mani commesso da Medel al minuto 27:00 del primo tempo. In procinto di eseguire un calcio di rinvio, il portiere del Bologna Lukas Skorupski posiziona il pallone sulla linea della sua area piccola. A pallone fermo, il suo compagno di squadra Gary Medel indica al portiere di passargli la sfera per eseguire la ripresa del gioco, cosa che avviene. Il polacco passa il pallone al cileno, che lo prende immediatamente con le mani, lo posiziona ed esegue il calcio di rinvio.
Il caso Medel-Skorupski: cosa dice il regolamento
Stando alla regola n.16 del regolamento (concernente il calcio di rinvio), il pallone è da considerarsi in gioco quando viene calciato e si muove chiaramente, cosa che di fatto è avvenuta. Quando Medel prende il pallone con le mani, esso è già in gioco, pertanto l’arbitro Massimi avrebbe dovuto assegnare un calcio di rigore. Questo è uno dei casi in cui il VAR sarebbe dovuto intervenire in aiuto del direttore di gara, il quale, trovandosi a metà campo e con le spalle rivolte alla porta del Bologna, non si è minimamente reso conto dell’accaduto.
Lo stesso Mihajlovic, tornato sull’episodio, ha scherzato con i giornalisti: ”Ci è andata bene, c’era un rigore evidente per il Torino”. Perché allora il VAR non è entrato in azione?