
Photo LiveMedia/Nderim Kaceli Turin, Italy, February 20, 2023, italian soccer Serie A match Torino FC vs US Cremonese Image shows: Ivan Juric, Manager of Torino FC during the Italian Serie A, football match between Torino FC and Us Cremonese, on 20 February 2023 at Stadio Olimpico Grande Torino in Turin, Italy. Photo Ndrerim Kaceli LiveMedia - World Copyright
In vista del match contro l’Inter domani alle ore 18:00, il tecnico del Torino, Ivan Juric, ha rilasciato queste dichiarazioni in conferenza stampa: “L’Inter? E’ una squadra ancora più forte, si muovono bene e hanno aggiunto tanti cambi, soprattutto a centrocampo”.
Su Sanabria titolare: “Lo vedrò dopo la conferenza, abbiamo l’allenamento. Non pensavo alle due punte, è una banalità parlare in questo modo…Per me l’importante è che ci si alleni forte. Non è un bene perdere Zapata, non lo voleva nessuno”
Come cambia il Torino senza Zapata: “Il suo non è un infortunio, è una vecchia cicatrice e la sente tirare: succedono queste cose, spero torni già per la prossima anche se con i muscoli non si sa mai. Non ci prendiamo un rischio. Ma per domani non mi cambia nulla”
Sugli infortunati: “Vlasic è tornato prima, si merita tutto: un allenatore gli dà tutto perché ha volontà di migliorare e crescere. Spero che domani faccia bene. Ilic e Radonjic solo ieri, più di scarico, e non posso dare un giudizio sulle loro condizioni. Li vedrò oggi”.
Sul derby contro la Juventus: “Avere emozioni è bello, io la esprimo e voi la vedete. Il giorno dopo ero già carico e pronto. Le emozioni sono belle, anche tristezza, felicità o rabbia: ti danno forza per affrontare le cose. Ho una carica allucinante per non sentirmi più come dopo il derby. Questa generazione sta perdendo un po’ le emozioni forti, io le esprimo: sono andato a casa triste, poi ero carico per lavorare”.
Su Milinkovic Savic: “E’ andato in nazionale e non ci siamo parlati. Ieri ci siamo visti: abbiamo fatto la scelta su un portiere, metti in preventivo che è così. Ma anche i grandi portieri fanno errori. Lui sta lavorando come un matto, è consapevole su cosa va bene o male e bisogna dargli fiducia. Si soffre tutti insieme, sperando arrivino giorni migliori”