Nelle prossime settimane, se non giorni, arriverà il deferimento di Nicolò Fagioli da parte della Procura federale. Dopo che il nome del giovane centrocampista è finito nella rete delle indagini della Squadra mobile di Torino, lui stesso ha ammesso di aver scommesso su piattaforme online illegali anche per eventi relativi al suo sport. “Ho fatto puntate su partite di calcio”, avrebbe detto agli investigatori che lo hanno sentito. Il che, per il Codice di giustizia sportiva, non si può fare, tanto da prevedere una squalifica minima di tre anni. Che, ipoteticamente, rischia lo stesso Fagioli. Il quale, come noto, si è subito autodenunciato alla Figc dopo essere stato convocato dalla Procura di Torino una volta emerso il suo nome.