Chiave tattica/Il primo gol del Venezia è un marchio di fabbrica di Juric: da quinto a quinto di centrocampo, ma la difesa granata non comunica.
In vista del derby in casa della Juventus, Ivan Juric avrà sicuramente analizzato cosa è andato storto nella sconfitta casalinga contro il Venezia di sabato scorso. I granata si sono fatti rimontare dai veneti, che hanno colpito a fine primo tempo e a inizio ripresa, ammutolendo lo stadio OIimpico. E pensare che il primo gol degli arancioneroverdi, realizzato dall’olandese Haps, è proprio frutto di uno degli schemi più utilizzati dal tecnico granata, il quinto di centrocampo che assiste l’esterno opposto.
La linea difensiva retrocede, Singo e Vojvoda no: il difetto di comunicazione che ha condannato il Toro.
La linea difensiva, guidata da Bremer, che solitamente aggredisce altissima, per prudenza (e forse un pizzico di timore) decide di arretrare di qualche metro. La mossa non è “prevista”, i quinti granata, Singo e Vojvoda, rimangono alti e le linee si allontanano. Il Venezia colpisce sfruttando proprio questa “terra di nessuno”, portando gli esterni Crnigoj e Haps ad aggredire con grande forza lo spazio. Insomma, i granata sono stati presi alla sprovvista dal cambio di modulo del Venezia di Zanetti, Vanja poteva sicuramente far meglio in quanto a posizionamento fra i pali, ma lo scippo dello schema tipico di Juric è forse uno degli smacchi maggiori di sabato scorso.