Ambiva a giocare in Serie A ma due anni fa decise di smettere di giocare a calcio. Rosolino Celesia, il 22enne ucciso stanotte da alcuni colpi di pistola in una discoteca a Palermo, fin da piccolino aveva avuto la passione per il calcio. Nato a Palermo il 6 maggio 2001, da piccolo aveva cominciato a frequentare la scuola calcio Ribolla del campione Totò Schillaci. Era riuscito a vestire la maglia del Trapani, del Torino e del Palermo, sempre nelle giovanili. Dopo due anni nel Trapani, da attaccante, è stato contattato dal Torino che l’ha schierato nell’under 17. Poi il prestito a Palermo. In serie D aveva giocato per il Marsala e il Troina. E nella stagione 2019/2020, quando indossava la maglia del Marsala, entrò in campo all’81esimo nel match di campionato del girone I, proprio contro i rosanero: la partita fu vinta dal Palermo per 3-1. Lasciata il Troina, l’esperienza nella Parmonva, squadra palermitana con sede nella borgata marinara di Mondello. L’ultima esperienza, prima di abbandonare il calcio.