Il capitano granata è atteso lunedì al Filadelfia. I corteggiamenti esteri ci sono, ora dipende da lui.
Stanno per concludersi le meritate vacanze post vittoria degli Europei e con loro anche una delle estati più elettriche attorno al capitano del Torino. Andrea Belotti oggi più che mai è al centro del mercato del club granata, con cui ha un contratto fino al giugno 2022. Urbano Cairo ha messo sul piatto cifre notevoli per blindare la bandiera del suo Toro – proponendo un rinnovo che toccherebbe i 4 milioni a stagione fino al 2026 – ma ogni discussione è stata rimandata al 2 agosto. Fra due giorni il classe ‘93 nativo di Calcinate è infatti atteso allo stadio Filadelfia, dove avrà luogo un dialogo con la società. Dalla fine degli Europei, però, qualcosa è cambiato.
Belotti, in Italia le offerte scarseggiano. Ma ecco lo Zenit.
Quella che sembrava fino a poche settimane fa la meta più probabile per Belotti, ovvero la Roma del nuovo tecnico Josè Mourinho, sembra essersi defilata. I giallorossi hanno confermato Edin Dzeko al centro dell’attacco e acquistato dal Genoa il giovane Shomurodov (18,5 milioni). L’altra piazza che si era fatta avanti per il Gallo, il Milan, ha virato su Olivier Giroud, dopo aver rinnovato per un altro anno Zlatan Ibrahimovic. Chiusa ogni possibile pista italiana, restano calde due offerte dall’estero: la prima proviene dalla calda Siviglia, la seconda dalla gelida San Pietroburgo. I russi dello Zenit hanno avviato i contatti con i granata nelle ultime ore offrendo 30 milioni per il cartellino del giocatore. Cairo tentenna di fronte alla cospicua somma di denaro, Belotti (per ora) non ha risposto.
Belotti e il paradosso Zenit: il Toro accetterebbe, il Gallo non gradisce.
A rendere ancora più intricata la faccenda Belotti-Zenit è la scarsa attrazione del campionato russo e soprattutto della località, San Pietroburgo. Andrea non sembra gradire la destinazione, che pur garantendogli di disputare la Champions, resta un luogo ai confini dell’Europa, lontano dalla famiglia e poco accogliente dal punto di vista climatico. Il Torino dal canto suo sta traballando di fronte alla cifra offerta dai russi – 30 milioni farebbero decollare il mercato – ma a rendere complicata la trattativa potrebbe essere la volontà del giocatore. Il capitano per ora non ha risposto e fra due giorni, attorno a un tavolo, la situazione inizierà a definirsi.
F.C.