Il club bergamasco vuole il 3-0 a tavolino per la gara non disputata per Covid lo scorso 6 gennaio. Lazio-Torino farà scuola
Il Torino è una delle otto squadre di Serie A a non aver ancora disputato la prima giornata del girone di ritorno. Lo scorso 6 gennaio i granata furono infatti bloccati da un provvedimento dell’ASL prima di partire per la trasferta contro l’Atalanta a causa del focolaio da Covid scoppiato nello spogliatoio. Il Giudice Sportivo aveva deliberato che la partita si sarebbe dovuta recuperare, ma il club nerazzurro non si è dato per vinto e ha fatto ricorso prima alla Corte d’Appello della FIGC (vendendo respinto) e, nel tardo pomeriggio di oggi, anche al Collegio di Garanzia del CONI.
La Dea pretende che vengano applicate “al Torino le sanzioni previste dall’art. 53 NOIF, per la mancata disputa della gara in oggetto, e, in particolare, la perdita della gara del 6 gennaio u.s. contro l’Atalanta, con il risultato di 3-0 in favore della stessa Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A.”. La richiesta del 3-0 sale dunque fino al massimo grado della giustizia sportiva italiana, come accaduto già con l’Inter contro il Bologna, sempre per una gara del 6 gennaio. Nella scorsa stagione, proprio il Torino fu coinvolto nel medesimo iter giudiziario per la gara contro la Lazio, recuperata poi a maggio. Il pareggio che ne scaturì fu decisivo per la salvezza della banda di Nicola. L’auspicio è che questa volta il risultato del recupero contro l’Atalanta non sia decisivo per restare in categoria.