Un arbitro di 18 anni della sezione di Imperia e’ finito in ospedale dopo esser stato preso a pugni da alcuni tesserati del club savonese al termine della partita Quiliano-Valleggia – Campese, valida per il campionato di Prima Categoria e finita 3-3. Il gol del pari nei sei minuti di recupero concessi hanno scatenato la furia di un tesserato della societa’ di casa. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri. “Una vergogna per tutti e per il movimento calcistico ligure che fortunatamente non e’ questo – ha detto Giulio Ivaldi, presidente del Comitato ligure Figc -. Mi rivolgo a tutti con un accorato appello: siamo alle prime giornate di campionato, abbiamo fatto una fatica immane per tenere il movimento unito durante la pandemia e ripartire come sta avvenendo. Fermiamo, per favore, la violenza nei fatti e nelle parole che la alimentano”. La notizia e’ stata anticipata sulla cronaca di Savona del Secolo XIX. L’episodio si e’ consumato ieri pomeriggio allo stadio Picasso di Quiliano. Secondo quanto ricostruito al 96′, dopo il pareggio ottenuto dagli ospiti, l’arbitro, il diciottenne Mehmet Akif Kartal sarebbe stato aggredito da tesserati del club savonese. Episodio che il presidente della societa’ quilianese, Giorgio Landucci, ridimensiona. “Non e’ successo nulla di grave, di questo sono certo – ha detto Landucci-. Ho visto l’arbitro dopo la partita nello spogliatoio e non mi sembrava sconvolto ma sinceramente non so cosa sia accaduto. L’episodio e’ avvenuto in un angolo nascosto del campo. Il direttore di gara denuncia di aver subito violenza, vedremo di risolverla come meglio possiamo. Se e’ successo qualcosa di sgradevole – ha aggiunto la societa’ Quiliano & Valleggia lo condanna con fermezza”. La societa’ comunque contesta la direzione arbitrale. “L’arbitro ha concesso 6′ di recupero senza segnalarlo -spiega Landucci- ha fatto proseguire fino alla rete del pareggio degli ospiti. Secondo noi la direzione di gara non e’ stata delle migliori”.