Il fischietto di Teramo si dimette per motivi personali e di lavoro: sviluppare il mercato dell’azienda di famiglia, che produce integratori sportivi, ai club di Serie A e B.
Gianpaolo Calvarese non arbitrerà più. La decisione, comunicata ieri all’AIA (Associazione italiana arbitri) tramite una lettera, è irrevocabile e motivata da questioni personali e di lavoro. Il fischietto di Teramo si ritira a 45 anni, dopo aver diretto 156 partite fra a Serie A e B, dalla stagione 2008-09. Dietro questa scelta non c’è alcuna polemica – nonostante il suo metro di giudizio in Juventus-Inter del 15 maggio scorso fosse stato molto criticato – ma più semplicemente un conflitto di interessi. L’ex arbitro ha deciso infatti di dedicarsi all’azienda di famiglia, che produce integratori sportivi per le squadre di Serie A e B.
Con Calvarese il Torino ha uno score tutt’altro che invidiabile, visto che nei diciassette incontri arbitrati dal fischietto di Teramo le vittorie granata sono state soltanto quattro. Con oggi però la carriera dell’arbitro abruzzese può dirsi conclusa. L’ultima, contestatissima, direzione di gara in quello Juventus-Inter del 15 maggio scorso, in cui Calvarese si rese protagonista di uno svarione colossale, assegnando un rigore a dir poco generoso a Juan Cuadrado (che poi lo trasformò, per il definitivo 3-2 della Vecchia Signora).
F.C.