Rassegna stampa/Il quotidiano torinese mette in luce la crescita del centrale francese: “Uno che combatte nell’ombra, ma che difficilmente quest’anno perde un duello: completamente trasformato“.
Koffi Djidji è forse la più bella sorpresa di questo Torino assieme a Vanja Milinkovic-Savic. La più bella e anche la più inattesa, viste le ultime stagioni passate in panchina o in prestiti poco convincenti. Dopo un difficile inizio di campionato, con due rigori causati contro Lazio e Venezia costati quattro punti al Torino, Djidji si è messo al lavoro al Filadelfia per migliorarsi sotto ogni aspetto e le prestazioni in campo ne hanno beneficiato molto. Contro l’Udinese è arrivata la prova più brillante del difensore ex Nantes, che ha arginato al meglio le scorribande di Deulofeu sulla fascia sinistra con ottime chiusure. E Juric può dirsi soddisfatto dell’ennesima scommessa vinta: “Koffi sta giocando bene dall’inizio del campionato” ha detto il tecnico nel post partita di lunedì.
Il quotidiano La Stampa, oggi in edicola, ne mette in luce la crescita: ““Il difensore è diventato la sorpresa più inattesa. Contro l’Udinese ha fornito la sua prova migliore a suggellare una crescita continua. Così, adesso, a quasi 29 anni, Djidji si gode il suo primo vero momento di notorietà in Serie A, e Juric un’altra bella scommessa vinta: la più difficile visti i precedenti. Più forte di due fratture ravvicinate, al naso e di altrettanti errori ingenui contro Lazio e Venezia che sono costati due rigori e quattro punti persi, Djidji si sta scoprendo il gladiatore di questo Toro. Uno che combatte nell’ombra, ma che difficilmente quest’anno perde un duello: completamente trasformato”.