La manifestazione al Filadelfia e le contestazioni a Cairo: “Vendi il Toro e vattene!”

I manifestanti del Comitato Difesa Toro attaccano il presidente: “Ti sei presentato da zio paperone, ti sei rivelato un vero cialtrone”.

C’era grande attesa per la manifestazione promossa dal “Comitato Difesa Toro“, che nel primo pomeriggio ha radunato davanti allo stadio Filadelfia più di 700 tifosi granata. Il 115° anniversario dalla fondazione del club, che è stato celebrato il 3 dicembre, è diventato l’occasione per una manifestazione contro la proprietà e già dalle 15:00 di oggi pomeriggio vari striscioni indirizzati al presidente Cairo sono stati affissi ai cancelli del campo Filadelfia. “Ti sei presentato da zio paperone ti sei rivelato un vero cialtrone” una delle accuse più originali al presidente alessandrino, accanto all’ormai classico “Cairo vattene”. Agli attacchi alla presidenza facevano da contraltare gli auguri al Toro per la sua storia ultrasecolare (“Toro, 115 anni e sempre più ti amiamo” il messaggio scritto su un lenzuolo).

Davanti ai cancelli del Fila parlano Patrignani e Marengo: “C’è in atto una de-granatizzazione, ma noi non permetteremo che il Toro muoia”.

Alle 15:30 ha preso la parola Mario Patrignani, il presidente del “Comitato Difesa Toro”, che ha così esordito: “Per prima cosa faccio tantissimi auguri ad Andrea Belotti, grande guerriero granata, e abbraccio Ivan Juric, nostra unica ancora di salvezza. Arriviamo da anni in cui c’è un Toro sbracato con giocatori che si esaltano a fare le foto con le maglie gobbe, c’è stata una pulizia etnica in curva Primavera. E’ in atto una de-granatizzazione ma il Toro non deve morire. Noi vogliamo mantenere alti i nostri valori e difendere i nostri tesori, come il Filadelfia” ha proseguito Patrignani. Noi, il popolo granata, siamo stati cacciati dal Filadelfia: questa è una bestemmia. Il Fila deve essere aperto tutti i giorni. Per difendere questi valori, perché il Toro è una fede, è nato il Comitato Difesa del Toro a cui hanno aderito già molti tifosi e oltre 60 club. Aumentiamo le adesioni. Il Comitato farà da cane da guardia a prescindere dal presidente, anche dopo Cairo”. Poi il monito al presidente:” In tanti lo avevamo accolto come un salvatore, io per primo. Aveva fatto tante promesse che si sono rivelate parole al vento. Non è uno di noi ma un intruso. Nessuno lo ha obbligato a prendere il Toro. Cairo, il popolo granata ti ha esonerato: vendi il Toro e poi vattene”.

Urbano Cairo, presidente del Torino

E’ poi intervenuto Gigi Marengo, presidente onorario del CDT nonché ex patron del Torino: “Cairo ci ha fatto diventare la terza squadra di Milano. Gli uffici sono a Milano, il CdA anche. Questo è inaccettabile. Io non credo che il popolo granata voglia per forza vincere lo scudetto, ma vogliamo dignità, non vogliamo perdere tutti i derby perché a noi i gobbi fanno schifo. Ce l’hanno insegnato Pulici, Bruno, le vecchie glorie come si affrontano i derby, quando una squadra entra in campo e abbassa la testa di fronte alla Juve non può essere il Toro. Non credo che ai giocatori venga detto di perdere i derby ma non penso che vengano incentivati a vincerlo. Oggi non vado neanche più a vedere i derby, so già come vanno a finire, ora si scambiano le magliette”.

L’avvocato ha concluso: “Nel Comitato io sono stato nominato Presidente Onorario, il mio ruolo è uno solo: esserci. Esserci sempre e ci sarò. Se qualcuno pensa che il Toro sia suo o che il Filadelfia sia suo ha sbagliato: il Toro è di tutti, il Toro è di un popolo che è sempre rimasto vivo. Davanti a questo cancello chiuso, che non dovrebbe essere chiuso, abbiamo partorito un bambino che è il Comitato. Un bambino che crescerà e saprà andare a dialogare anche con chi verrà dopo Cairo perché ci sarà un dopo Cairo. Di presidenti padroni non ne vogliamo più”.

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