Juric presenta Torino-Hellas: “A Verona i migliori anni della mia vita. Voglio far riappassionare i tifosi granata”

Il tecnico del Torino in conferenza stampa: “Con il ds D’Amico ci intendevamo alla perfezione, eravamo come fratelli. Con Vagnati il rapporto è diverso, ma abbiamo iniziato ora a lavorare assieme”.

Archiviata l’ennesima eliminazione dalla Coppa Italia, il Torino è pronto a tornare in campo. Domani all’Olimpico arriva l’Hellas Verona e per Ivan Juric non può essere una partita qualunque: “Quello al Verona è stato il periodo più bello della mia vita, abbiamo costruito cose bellissimo. Dovrò ringraziare per sempre il presidente, i tifosi, la città perché è stato un periodo magnifico”. Sono le prime parole del croato nella conferenza stampa della vigilia di un match molto importante per i granata, chiamati a riscattare la sconfitta in Coppa Italia contro la Sampdoria: “Secondo me potevamo fare di più, è stata una partita alla pari ma mi aspettavo qualcosa in più. Non siamo riusciti a fare risultato, un po’ di dispiacere c’è” ha detto Juric.

Ivan Juric, tecnico granata

Ma l’eliminazione non cambia le idee del tecnico: “Io le idee sulla rosa ce l’avevo chiare ad agosto, non è una partita a dare sentenza. Certamente ci vuole in generale un’altra intensità, bisogna fare di più e meglio rispetto a quanto fatto contro la Sampdoria. Se tornassi indietro non cambierei le scelte fatte. Tutti i giocatori si allenano al massimo, 72 ore dopo c’era un’altra partita. Ho schierato comunque una squadra esperta, non ragazzini alla prima partita”.

“Il Verona ha vinto lo scudetto con Bagnoli, ma il Toro ha una storia differente, particolare” – ha continuato l’allenatore granata – Ovunque vai trovi tifosi. Il Toro secondo me è una società molto importante. A Verona ho trovato qualcosa di speciale, i veneti hanno un attaccamento particolare. Ma ora c’è un entusiasmo differente nelle due piazze: a Verona ci sono 20.000 spettatori allo stadio, qua 7.000. Penso ci siano delle scorie del passato, certamente finora non ho trovato l’entusiasmo che c’era a Verona”.

Ivan Juric, allenatore del Torino

La situazione infortuni non desta grande preoccupazione a Juric, che ha precisato: Il gruppo di giocatori che non ha giocato a Genova ha fatto un buon allenamento ieri, devono continuare così. Oggi ci riuniremo di nuovo per un altro allenamento e vedremo. Bremer e Djidji? Hanno fatto passi in avanti e stanno sempre meglio, speriamo di averli a disposizione domani”.

Molte le domande sul passato di Juric a Verona – due stagioni ben sopra le aspettative – e i confronti con la situazione al Toro: “Il presidente Setti è stato eccezionale, abbiamo fatto un lavoro eccezionale insieme al ds. Il primo anno abbiamo preso 16 giocatori. Non è facile trovare uno che ti permette di esprimerti al massimo e un ds che pensi le stesse cose. Abbiamo creato qualcosa di fantastico. A Torino ho con Vagnati non ho lo stesso rapporto che a Verona avevo con D’Amico, ma anche con Vagnati voglio creare un rapporto forte e giusto, per il bene della società. Con Davide abbiamo iniziato a lavorare da poco insieme, mentre con D’Amico siamo diventati fratelli anche se all’inizio c’era stato qualche scontro”.

Ivan Juric, allenatore del Torino FC

L’allenatore croato ha poi risposto alla domanda sul suo collega e connazionale Tudor, da poco alla guida del Verona, con ottimi risultati: E’ un amico, un fratello. Sta dimostrando di essere davvero bravo. Allena da dieci anni e ha una grande esperienza. Se ti prende il Galatasaray vuol dire che sei un grande allenatore e lui sta dimostrando quello che vale anche al Verona. Sono strafelice per lui, è un allenatore di qualità. Poi le cose a volte vanno bene e a volte vanno male, succede a tutti. Ma è un allenatore di grande qualità e non è nemmeno giusto ritenerlo giovane e inesperto”.

Sulle differenze tra il Verona e il Torino: Per i tifosi non basta quello che stiamo facendo, cercheremo di fare ancora di più, magari riusciremo a convincerli a venire di più allo stadio. A Torino ci sono aspettative diverse rispetto all’Hellas. Per quanto riguarda il rapporto con l’interno, a Verona avevo trovato una società che la prima estate aveva comprato 16 giocatori, ero stato ben compreso, qua dobbiamo ancora conoscerci. Io le mie idee, so che io ho ragione. Spero di essere compreso” ha concluso Juric.

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